giovedì 7 luglio 2022

Eurosostenibilità – La segnaletica stradale : i problemi del presente e le sfide del futuro – L’impegno di Konsum srl

 


 





Borghi d’Europa propone dal 2020 un percorso informativo internazionale denominato

EUROSOSTENIBILITA’, che ha preso il via dal Patrocinio concesso da ESOF2020 Trieste

Città Europea della Scienza a Borghi d’Europa.

Le iniziative 2022 sono dedicate ai temi della sostenibilità aziendale e vengono supportate da Konsum srl di Cornuda (TV), azienda che opera nel Centro-Nord nei settori della segnaletica stradale e della commercializzazione di prodotti di antinfortunistica e pulizia.

Ed è proprio dal settore della segnaletica stradale che i giornalisti e i comunicatori hanno voluto

ripartire, nel dialogo con l’Azienda.

” Operiamo nei settori della segnaletica Verticale, della Segnaletica Orizzontale e dell’Arredo urbano, sia a livello produttivo che commerciale.”

Nell’area della segnaletica verticale Konsum si esprime in questi settori : SEGNALI DI

PERICOLO , PRECEDENZA , DIVIETO, FERMATA, SOSTA E PARCHEGGIO,OBBLIGO , PANNELLI INTEGRATIVI, SEGNALI DI PREAVVISO, SEGNALI DI IDENTIFICAZIONE & SIMBOLI, SEGNALI DI LOCALIZZAZIONE, SEGNALI UTILI PER LA GUIDA ,SEGNALI TEMPORANEI E COMPLEMENTARI .

Nell’area della segnalatica orizzontale Konsum srl propone una ampia gamma di lavori selezionati : https://www.konsumsrl.com/segnaletica-stradale/orizzontale/

“Un’analisi della sicurezza rivela che i problemi più frequenti derivano dalla segnaletica inadeguata e obsoleta, dalla limitata visibilità dei segnali verticali e dei semafori, dall’inadeguata retro riflettenza delle vernici e dalla mancanza di elementi catarifrangenti”.

Questa breve analisi rivela quanto sia importante il poter contare su aziende fortemente innovative e che si spendono sul versante della ricerca e dell’innovazione.

“Il problema della segnaletica stradale è sempre attuale, spesso lungo le strade della bella Italia vediamo segnali stradali non conformi alle normative e spesso deturpati o imbrattati ad opera di persone non coscienti del loro interesse primario e della collettività.

La denuncia dell’ANEIS, (Associazione Nazionale Esperti Infortunistica Stradale) che metteva in atto l’importanza della segnaletica verticale ed orizzontatale, che in caso di incidente stradale potrebbe essere determinato dalla scarsa manutenzione della stessa e del manto stradale, rilevando che molta della già citata segnaletica presenta un deterioramento e a volte è inadeguata alle esigenza della circolazione stradale, perché collocata in modo non idoneo ad avvisare in tempo congruo gli automobilisti del pericolo che la medesima segnala, bena ha fatto Luigi Cipriano, Presidente ANEIS che ha asserito: “ad esempio, per un incidente causato da una buca sulla strada si viene risarciti solo se si prova che non era visibile ed era oltretutto imprevedibile, in caso contrario l’automobilista avrebbe dovuto individuarla ed evitarla” .

È bene ricordare che tutti i segnali stradali devono essere installati a seguito di un’ordinanza che disciplina la circolazione stessa e gli stessi devono essere conformi con quanto dettato dal Regolamento di esecuzione e approvazione al Codice della strada.

Lo stesso strumento legislativo impone e disciplina anche la loro collocazione, stabilendo delle distanza tra gli stessi e altri impianti che sono presenti nelle pertinenze stradali.

Oggi dobbiamo registrare una scarsa manutenzione delle strade, questo provoca che spesso essa è causa o concausa per il 60% degli incidenti. Ad essa si deve addizionare il cattivo stato della segnaletica.

Se poi ci addentriamo in quella “temporanea” il risultato non è soddisfacente, anzi spesso vi è una “giungla” di segnali anche in contradizione tra essi, il risultato è che merito il loro “linguaggio” non solo l’utente non riesce a leggerli, ma spesso sono causa di distrazione e di incidenti stradali .

Sappiamo che l’art. 14 del Nuovo Codice della Strada, stabilisce i poteri e compiti degli enti proprietari delle strade.

In questo dispositivo legislativo si legge che gli enti proprietari delle strade, sia nazionali, regionali, provinciali o locali, allo scopo di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione, provvedono alla manutenzione, gestione e pulizia delle strade, delle loro pertinenze e arredo, nonché delle attrezzature, impianti e servizi.

Al controllo tecnico dell’efficienza delle strade e relative pertinenze….anche allo sfalcio dell’erba che di fatto è parte integrante delle pertinenze, alla apposizione e manutenzione della segnaletica prescritta.

La diminuzione degli incidenti stradali e l’aumento della sicurezza stradale passa inevitabilmente dalla segnaletica stradale la quale “dovrebbe” rimanere integra e non essere oggetto di azioni goliardiche.”

https://www.asaps.it/48724-_segnali_stradali;_una_buona_collocazione_e_manutenzione_puo_evitare_l_incidente.html


sabato 11 giugno 2022

Oltre la fiducia : la certificazione come garanzia di una effettiva politica di sostenibilità – Le scelte di Konsum srl






Continua l'impegno di selezione informativa di Konsum srl, per proporre il meglio della riflessione sui temi della sostenibilità



In ogni settore di mercato, Bureau Veritas (nata nel lontano 1828), offre un’ampia gamma di servizi e soluzioni su misura in ambito qualità, gestione dei rischi, salute e sicurezza, ambiente e responsabilità sociale.

L'approccio è modellato sulla base delle peculiarità del business in cui operano i clienti, avendo la possibilità di disporre di competenze specifiche per ogni mercato.



"Forti dell’esperienza sul campo, aiutiamo le aziende a efficientare la propria performance, grazie ad un team di risorse esperte per ogni tipo di settore che verifica la conformità di prodotti, risorse, sistemi e fornitori. Dall'edilizia all'agricoltura all'abbigliamento, dall’automotive alle materie prime, i nostri servizi creano valore tangibile, supportando le organizzazioni nelle principali attività e nel commercio a livello globale.



"Dato che la continua crescita d’interesse verso comportamenti sostenibili porta alle aziende coinvolte benefici - anche consistenti - tanto in termini economici come d’immagine è importante che si vada oltre il semplice patto di fiducia tra azienda e consumatore o stakeholder. In altre parole, l’autodichiarazione non è più sufficiente. L’azienda dovrà garantire ai suoi clienti che quello che offre - prodotto o servizio - sia realmente sostenibile, e cioè che soddisfi un certo numero di criteri misurabili e certificati. E per farlo deve affidarsi a enti terzi che ne attesteranno l’impegno e l’effettiva riuscita."

Solo così la sostenibilità diviene un elemento riconosciuto, valido e oggettivo. Utile da sfruttare anche a fini di comunicazione e marketing.

La ragione per la quale un’azienda decide di intraprendere un percorso di sostenibilità confrontandosi con una parte terza è duplice e risponde a criteri:

1. “interni e di comprensione”. L’obiettivo è scoprire - attraverso il confronto con gli esperti dell’organismo di certificazione - il proprio grado di sostenibilità e, in base al risultato mettere in opera i possibili rimedi per migliorare la situazione. Un caso frequente è la volontà di capire se e quanto i propri processi produttivi si possano dire “sostenibili”.

2. “esterni e di comunicazione”. L’obiettivo è comunicare all’esterno - in primis a clienti e stakeholder - la propria adesione a politiche di sostenibilità che siano sul versante ambientale, sociale o di governance. Ovviamente, con la garanzia di una certificazione che ne attesti la validità e la qualità delle performance.

Le parti terze che operano per certificare i soggetti interessati utilizzano standard nazionali e internazionali, come UNI o ISO.



Il processo che porta all’adozione di queste norme non mai è immediato; una volta elaborate dagli enti normatori e messe sul mercato, esse entrano nella consuetudine gradatamente, soprattutto sotto l’impulso proveniente dalle grandi aziende, in genere le prime a decidere di farsi certificare secondo questi standard o a richiederne l’adeguamento ai propri fornitori o subfornitori. Questi, spesso aziende di dimensioni medio-piccole, avviano il processo di certificazione, così da ottemperare a una diretta richiesta dei loro clienti (restando dunque nell’albo fornitori). Due esempi su tutti.

La ISO 39001 ha avuto una certa diffusione poiché è indicata quale requisito necessario per partecipare a gare d’appalto indette da Anas-Autostrade, mentre si sta registrando un netto incremento delle certificazioni ISO 28000 (focus sicurezza nella supply chain), da quando un colosso come IKEA ha deciso che tutti i suoi fornitori dovevano adeguarsi entro il 2020.

Capita inoltre, specialmente in un medesimo settore che più aziende si uniscano in associazione e si accordino per stabilire gli standard minimi richiesti per una determinata attività; una volta decisi, essi diventano criteri di selezione per i fornitori o requisiti per partecipare a bandi di gara. Ne sono esempio due iniziative quali il Responsible Jewellery Council (RJC) e l’Aluminium Stewardship Initiative (ASI). Anche in questo caso, sarà comunque opportuno l’intervento di un certificatore terzo che garantisca all’associazione il rispetto delle norme richieste.


venerdì 20 maggio 2022

Qualità Vo Cercando : Giovanni Coppiello, la Storia nelle storie

 



 






Quando si parla di Giovanni Coppiello si parla di una lunga storia fatta di passione e 

ragione.


Passione per il proprio lavoro. Passione per selezionare i tagli migliori di carne 

equina 

scegliendo personalmente quelli di prima scelta di puledro o di cavallo adulto. È la 

ricerca 

costante della qualità e della genuinità che rende così buoni i suoi prodotti da 

farne innamorare 

coloro che li assaggiano.”


Giovanni Coppiello nasce nel 1939 e dopo disparate attività lavorative praticate in 

giovane età, avvia una piccola macelleria equina.


Tra il 1993 e il 1996 avvengono due grandi trasformazioni: da pic-cola macelleria si 

trasforma in  azienda specializzata nella produzione di carni equine.

Coppiello diventa un'importante azienda industriale con moderni e innovativi impianti 

di  asciugamento.


L’ultimo e il più importante ampliamento è un investimento in 3.600 metri quadri di 

locali adibiti alle 

lavorazioni e al confezionamento dei prodotti, conseguendo la certificazione per lo 

standard IFS 

(International Food Standard).

Nel 2020 Coppiello diventa macelleria gourmet e viene registrato 

il  marchio PADUELLO: l'impasto macinato, sano e genuino, come lo facevano le 

nonne. Rappresenta l’ingrediente 

principale di molti  prodotti che trovate nella macelleria Coppiello.


Ma se questo è il percorso storico, ancor di più si può raccontare del percorso 

comunicativo e  qualitativo.



Luigi Veronelli incontra Giovanni Coppiello


Nel 1989 il giornalista padovano Renzo Lupatin organizza l'intervento 

dell'enogastronomo, scrittore e giornalista Luigi Veronelli a Padova.

Le giornate di informazione vengono denominate “Padova in cucina” e vengono 

realizzate in collaborazione e sotto il patrocinio del Comune di Padova.

Due i momenti da ricordare: l'incontro a convivio a Busa di Vigonza, al Ristorante Il 

Tunnel, con un menù interamente interpretato con le carni di Giovanni Coppiello e 

l'appuntamento al Ristorante Antico Brolo e la nascita della Associazione L'Altra-

tavola.

In quella occasione Coppiello realizza con il supporto del giornalista 

enogastronomo Bruno Sanga (coordinatore editoriale di tutte le iniziative di Luigi 

Veronelli), un prezioso ricettario sulle carni equine.


La rivista l'Etichetta, diretta da Luigi Veronelli, dedica all'evento un importante inserto, 

“Padova in Cucina”.



La campagna di informazione de L'Altratavola


Nel 2012 l'Associazione L'Altratavola, nel quadro del progetto europeo “Fuori dal 

Coro!”, promuove  una campagna di informazione sulla carne equina, in 

collaborazione con l'azienda di Giovanni Coppiello di Vigonza.

Cuochi, ristoratori e macellai creeranno un vero e proprio ricettario inedito, che viene 

pubblicato e 

diffuso tramite riviste nazionali del settore enogastronomico. La trasmissione 

televisiva l'Italia del 

gusto ha dedicato due puntate alle video ricette.




Coppiello a sostegno delle iniziative europee per il proprio territorio

Nel dicembre del 2016 il Comune di Forlì e la presidenza dell’associazione della Rotta 

Culturale Europea Atrium erano stati tra gli invitati dalla Rete dei Borghi Europei del 

Gusto alle giornate d’informazione di Borghi d’Europa. Oltre a Forlì, tra le istituzioni 

romagnole invitate, vi fu anche il Comune di Predappio. Tra le proposte emerse nella 

Rete dei Borghi Europei del Gusto, vi è stata quella del Veneto, che ha suggerito 

quale nuovo socio di Atrium (Itinerario culturale ATRIUM - Architettura dei regimi 

totalitari del XX secolo in Europa), il Comune di Vigonza, con il borgo rurale 

progettato dall’architetto Quirino De Giorgio, uno dei massimi esponenti del 

movimento futurista.


In questa occasione i momenti di convivialità hanno valorizzato le eccellenze di casa 

Coppiello, che ha 

ha partecipato anche e soprattutto a sostegno della candidatura internazionale del 

territorio in cui vive e lavora.



Coppiello e la sostenibilità: il progetto L'Europa delle Scienze e della Cultura – 

Un grande riconoscimento


Trieste era stata scelta per l’organizzazione di ESOF 2020, la più rilevante 

manifestazione europea focalizzata sul dibattito tra scienza, tecnologia, società e 

politica.

La manifestazione si era svolta a Trieste dal 2 al 6 settembre. La candidatura era stata 

proposta dalla Fondazione Internazionale Trieste per il Progresso e la Libertà delle 

Scienze.ESOF (EuroScience Open Forum) è un marchio di EuroScience, Your Voice 

on Research in Europe, Associazione non-profit tra ricercatori. L’ESOF si tiene ogni 2 anni: Trieste segue 

Stoccolma (2004), Monaco di Baviera (2006), Barcellona (2008), Torino (2010), 

Dublino (2012), Copenaghen (2014), Manchester (2016) e Tolosa (2018).

La rete internazionale Borghi d'Europa, nel quadro del progetto “L'Europa delle 

Scienze e della Cultura”, patrocinato da ESOF2020 e dalla IAI (Iniziativa Adriatico 

Jonica, Forum Intergovernativo  per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico 

Jonica), aveva proposto un percorso informativo sui temi della sostenibilità nella filiera 

agroalimentare.

I Paesi inclusi nel progetto erano: Italia, Croazia, Slovenia, Austria, Svizzera, 

Montenegro, Albania, Bosnia Erzegovina, Grecia, Serbia e San Marino.


Le Regioni italiane: Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia 

Romagna, Campania, Marche, Abruzzo, Puglia, Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia.

Con Ufficio Stampa: a Milano


In particolare Borghi d'Europa aveva sviluppato i temi della sostenibilità nella filiera 

agroalimentare. 

Per il settore delle carni equine l'unica azienda partner d'informazione è stata 

l'azienda Coppiello, con un intervento nella sede del Porto Vecchio di Trieste, 

all'incontro con la stampa internazionale.

Una occasione che ha vieppiù confermato la sua vocazione ai progetti culturali e 

l'impegno per una informazione onesta e veritiera nei confronti dei consumatori.



Renzo Lupatin




martedì 15 marzo 2022

La Via dei Norcini - SAN Daniele: profumo e sapore

 




Il prosciutto crudo è forse il salume italiano più caratteristico ed è presente in quasi tutte le Regioni italiane, sia pure con prodotti molto diversi fra loro: alcuni più o meno salati, altri affumicati ecc.

La proprietà che senz’altro contraddistingue il Prosciutto di San Daniele è il gusto molto dolce ed il profumo soave, caratteristiche ben più importanti della presenza (per altro unica) dello zampino e la forma leggermente appiattita del prosciutto.

Ma come nascono queste preziose qualità? Certamente una delle condizioni più importanti è il microclima particolare di questa zona del Friuli-Venezia Giulia, formata da colline moreniche, con il fiume Tagliamento che lambisce la città di San Daniele e circondato a Nord dai rilievi alpini, cosicché le arie fresche ed asciutte provenienti dalle Alpi si incontrano con le brezze tiepide dell’Adriatico, ma decisive sono anche le tecniche di lavorazione, nate da un’esperienza millenaria, che risale ai Celti e proseguita anche al tempo dei Romani, come dimostra il cippo funerario di un Norcino, che riporta l’immagine inconfondibile del Prosciutto locale, col suo zampino ben evidente, che doveva essere anche motivo di orgoglio professionale per il defunto, assieme agli strumenti di lavoro del defunto.



Il Prosciutto di San Daniele viene prodotto unicamente con suini di di razza Large White, Duroc e Landrace, nati, allevati e macellati in Italia. I suini seguono una dieta positiva ricca di cereali nobili e siero di latte, provenienti da produzioni italiane.

Il processo di lavorazione segue il Disciplinare di Produzione, il quale prevede come prima fase il controllo di conformità della coscia a cui segue la rifilatura, per la rimozione delle parti superflue. Le cosce vengono poi divise per peso, in quanto nella successiva operazione di salagione debbono restare sotto sale per un periodo differente secondo il peso: come da tradizione un giorno sotto sale per chilo.

Dopo il tempo di salagione previsto, ciascuna coscia viene ripulita dal sale ed accuratamente massaggiata e sottoposta a pressatura (operazione che conferisce al salume la classica forma ”a chitarra”) per favorire la fuoriuscita dell’umidità e l’assorbimento del sale.

Dopo un periodo di riposo di circa 4 mesi la coscia viene lavata e spazzolata. Si procede poi alla “sugnatura” sigillando le cosce con un impasto di grasso di suino e farina, avviando così il periodo di stagionatura che dura almeno fino al 13esimo mese dall’inizio della lavorazione, ed avviene con metodi naturali in grandi saloni. E’ qui che il microclima speciale del territorio produce il miracolo: un salume dal sapore dolce e dal profumo unico! Al termine della stagionatura, superati tutti i controlli previsti dal disciplinare di produzione, ad ogni coscia conforme viene applicato il marchio a fuoco del Consorzio.


domenica 2 gennaio 2022

I temi della sostenibilità : Cuppone 1963 verso ESOF2022 a Leiden (Olanda)

 

I temii della sostenibilità nella filiera agroalimentare aveva portato Borghi d'Europa

Borghi d'Europa  era riuscita ad 'aprire' il progetto Eurosostenibilità, grazie al Patrocinio di ESOF2020,Trieste Città Europea della Scienza.


La rete aveva inserito l'azienda Cuppone 1963 nei Percorsi Internazionali, segnatamente nell'itinerario dedicato ai Mulini del gusto e alla Via del Pane e della Pizza.


Nel settore dei sistemi di cottura per il pane e la pizza, Cuppone 1963 rappresenta sicuramente

una delle espressioni più avanzate del tessuto produttivo italiano.


La partecipazione al seminario ufficiale di Trieste sui temi della sostenibilità,ha rappresentato

l'avvio di un percorso che si rinnoverà anche nel 2022.


ESOF2022 si terrà in luglio a Leiden (Olanda) e sarà l'occasione per fare il punto fermo delle iniziative di informazione di Borghi d'Europa nel settore della filiera agroalimentare.


Oggi la parola “sostenibilità” è diventata di moda e tutti la usano come un mantra, spesso senza chiedersi che cosa esattamente significhi.

Allora iniziamo col darne una definizione, almeno approssimativa: “Sostenibilità, o meglio sviluppo sostenibile è quello che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni”(Rapporto Brundtland - Commissione mondiale su Ambiente e Sviluppo del 1987)


“ La nostra scelta è stata dunque, quella di scoprire come si potesse perseguire la sostenibilità nei diversi settori della cultura, del sapere e soprattutto delle produzioni.”


Così è nata la collaborazione informativa con Cuppone 1963.

Un percorso denso di significati, in cui l'impegno dell'azienda sul versante della ricerca e della innovazione è il 'plus' neanche tanto segreto del suo successo.